Messaggio del Vescovo agli studenti: abbiate il coraggio di essere voi stessi

diocesi molfetta messaggio vescovo inizio anno scolastico 2021«Per intraprendere la conoscenza di se stessi, occorre riconsiderare la caratteristica fondamentale del nostro essere umani: la libertà. Questa parola esprime la consapevolezza di quello che impariamo nel cammino della nostra vita, la responsabilità delle relazioni e la creatività dell’agire e del progettare. Consapevolezza, responsabilità e creatività originano un’apertura all’altro e a Dio e facilitano un cammino di crescita interiore, valorizzando il buono che è in ognuno di noi». È senza dubbio uno dei primi passaggi importanti del messaggio del Vescovo, Mons. Domenico Cornacchia, agli studenti per l’inizio del nuovo anno scolastico.

 

LIBERTÀ E TRASCENDENZA

Il Vescovo afferma anche che «libertà e trascendenza sono strettamente connesse tra loro», indicando per trascendenza «la capacità di andare oltre da sé, di costruire ponti con la realtà e con Dio, di non pensare che il mondo inizi e finisca con noi e con i nostri bisogni». Specifica inoltre che «una libertà che non si pone in discussione e non abbia punti di riferimento valoriali diventa un’utopia che genera confusione e smarrimento» e «una trascendenza che non consideri la necessità di porsi domande e di facilitare dialoghi impedisce la scoperta della verità e della bellezza».

Per questo motivo, il Vescovo invita gli studenti a considerare la scuola come uno «spazio e un tempo in cui ridefinire ciascuno di noi come Homo ludens». «Tale espressione dice che il gioco è all’origine della nostra cultura umana – spiega il Vescovo -. In esso si implicano vicendevolmente leggerezza e fantasia da una parte, serietà e regole dall’altra. Anche la Sacra Scrittura presenta il cosmo come manifestazione del “gioco di Dio”». Questo, aggiunge, porterà i ragazzi a «valorizzare l’entusiasmo e le passioni che vi caratterizzano e a imparare l’arte dell’ascolto che non si limita al semplice sentire, ma si manifesta in azioni virtuose che richiedono impegno e forza».

 

ABBIATE IL CORAGGIO DI ESSERE VOI STESSI

«Un giovane quindicenne, Carlo Acutis, beatificato ad Assisi il 10 ottobre 2020, diceva che “Tutti nascono come originali, ma molti muoiono come fotocopie”. È la sfida del mondo contemporaneo! Infatti, tutti corriamo il rischio di omologarci alle tendenze del momento senza comprendere il perché agiamo e pensiamo in un determinato modo». È l’ultimo passaggio del messaggio del Vescovo, che evidenzia nuovamente come la scuola offra ai ragazzi la possibilità «di riflettere e dialogare» di quanto espresso proprio durante l’insegnamento della religione cattolica. «È un’occasione per tutti, anche per quanti non sono cattolici».

«Tale disciplina rientra nella finalità principale della scuola: favorire la promozione della persona umana che non può realizzarsi senza considerare la dignità della libertà e il valore della trascendenza – conclude il Vescovo -. L’insegnamento della religione cattolica vi aiuterà a essere persone con i piedi per terra, capaci di pensiero critico, amanti della vita e dal cuore grande».

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